Chiuso un lido a Chioggia per razzismo. La decisione è stata presa dal Questore di Venezia con i buttafuori che hanno “minato i diritti costituzionali”.
CHIOGGIA (VENEZIA) – Chiuso un lido balneare a Chioggia per razzismo. La decisione è stata presa dalla Questura di Venezia che ha revocato la licenza per 15 giorni allo stabilimento “Cayo Blanco” per casi di violenze e insulti razziali ai clienti. Nel mirino i buttafuori che, secondo gli inquirenti, hanno “minato i diritti costituzionali“.
La vicenda
La vicenda risale alle ultime settimane con diversi clienti che hanno denunciato il comportamento da parte dei buttafuori. Come raccontato da Il Gazzettino, le persone in più di un’occasione hanno picchiato e insultato i clienti dello stabilimento balneare.
Nella giornata di sabato, per esempio, un 43enne è stato preso a calci e a pugni. Aggressione che gli ha procurato la frattura del persone e della mascella. Mentre qualche giorno prima un ragazzo etiope non è stato fatto entrare perché aveva la pelle scura. La scusa – precisa il giornale – era quella di furti compiuti da persone di colore. Ma gli inquirenti non hanno mai avuto segnalazioni simili.
La chiusura stabilita dalla Questura di Venezia
Le denunce hanno portato la Questura di Venezia a chiudere per 15 giorni lo stabilimento balneare. I proprietari, inoltre, sono stati costretti a licenziare i buttafuori, denunciati per lesioni personali e insulti a sfondo razziale.
“I fatti avvenuti nella struttura – fa sapere il Questore – rappresentano pertanto una preoccupante minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, aggravata da aspetti di deriva razziale, in special modo se riferiti ad un luogo di ritrovo per un significativo numero di giovani“. Alla riapertura la Questura valuterà con attenzione cosa succederà nello stabilimento balneare. In caso di nuovi episodi simili potrebbe scattare la revoca definitiva della licenza.
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